È un’arte di vita che, appresa nel Dojo (luogo di Ricerca) può venire applicata a tutti gli aspetti dell’agire quotidiano.
Il Judo nel suo aspetto strutturale primario è un metodo di educazione fisica, mentale e morale, che si basa su dei valori comuni a tutta la società.
Creato verso la fine del secolo scorso dal ministro dell’istruzione giapponese Prof.Jigoro Kano quale metodo educativo, ha come scopo primario di sviluppare armonicamente il corpo e lo spirito, attraverso la pratica regolare di un’attività che lega insieme riflessioni ed impegno fisico.
Il gioco della lotta è una forma di espressione spontanea del bambino, esso fa parte integrante della sua vita.Al tempo stesso se la troppa energia impiegata in questa attività non trova una canalizzazione , la lotta amichevole può degenerare in combattimento e generare violenza.
Il compito dell’insegnate di judo è quello di elaborare un programma basato sul fascino della “lotta senza rischi”, ”giocare a lottare”, dove le regole precise e chiare sono improntate sul “rispetto degli altri e di se stessi”.
Ciascun ragazzo deve dare qualcosa al uo compagno, per poter progredire.
L’esperienza della fiducia data e ricevuta, praticando judo, è unica nel suo genere e permette al ragazzo di sviluppare una sana idea delle sue reazioni con gli altri.
Il judo è dunque molto più che uno sport, è e resterà una SCUOLA DI VITA.