Judo
Cos’è il JUDO?
È un’arte di vita che, appresa nel Dojo (luogo di Ricerca) può venire applicata a tutti gli aspetti dell’agire quotidiano.
Il Judo nel suo aspetto strutturale primario è un metodo di educazione fisica, mentale e morale, che si basa su dei valori comuni a tutta la società.
Creato verso la fine del secolo scorso dal ministro dell’istruzione giapponese Prof.Jigoro Kano quale metodo educativo, ha come scopo primario di sviluppare armonicamente il corpo e lo spirito, attraverso la pratica regolare di un’attività che lega insieme riflessioni ed impegno fisico.
PERCHE’ IL JUDO?
Il gioco della lotta è una forma di espressione spontanea del bambino, esso fa parte integrante della sua vita.Al tempo stesso se la troppa energia impiegata in questa attività non trova una canalizzazione , la lotta amichevole può degenerare in combattimento e generare violenza.
Il compito dell’insegnate di judo è quello di elaborare un programma basato sul fascino della “lotta senza rischi”, ”giocare a lottare”, dove le regole precise e chiare sono improntate sul “rispetto degli altri e di se stessi”.
TUTTI INSIEME PER PROGREDIRE E MIGLIOR IMPIEGO DELL’ENERGIA
Ciascun ragazzo deve dare qualcosa al uo compagno, per poter progredire.
L’esperienza della fiducia data e ricevuta, praticando judo, è unica nel suo genere e permette al ragazzo di sviluppare una sana idea delle sue reazioni con gli altri.
Il judo è dunque molto più che uno sport, è e resterà una SCUOLA DI VITA.
Aikido
L’aikidō è un’arte marziale giapponese praticata sia a mani nude sia con le armi bianche tradizionali del Budo giapponese di cui principalmente: “ken” (spada), “jō” (bastone) e “tantō” (il pugnale). I praticanti sono chiamati aikidoka.
La finalità dell’aikido non è rivolta al combattimento né alla difesa personale, pur utilizzando per la sua pratica uno strumento tecnico che deriva dal Budo, l’arte militare dei samurai giapponesi; l’aikido mira infatti alla “corretta vittoria” (dal fondatore chiamata masakatsu) che consiste nella conquista della “padronanza di se stessi” (dal fondatore chiamata: agatsu, cioè la “vittoria su se stessi”), resa possibile soltanto da una profonda conoscenza della propria natura interiore. Con questo, il fondatore dell’aikido voleva affermare che per cambiare il mondo occorre prima cambiare se stessi e ciò significa che se si vuole veramente acquisire quella capacità che il fondatore dell’aikido definiva katsuhayabi, cioè di padroneggiare l’attacco proveniente da un potenziale avversario esattamente nell’istante e nella circostanza della sua insorgenza (nel Buddhismo Zen si direbbe: qui e ora), occorre aver preventivamente acquisito la capacità di padroneggiare pienamente se stessi.
Corso di Autodifesa in rosa
Lo scopo di questo “percorso” è quello di passare da un’attività di palestra ad un ‘efficace reazione in caso di aggressione, elaborando un’autostima capace di farci superare l’effetto paralizzante, dovuto al contatto fisico con un eventuale aggressore.
L’acquisizione dell’autostima specifica è un processo che passa attraverso varie fasi:
- Aumento della sicurezza fisica con recupero delle capacità motorie come coordinazione ed equilibrio
- Sicurezza nell’esercitare piccoli movimenti, che permettono di liberarci da prese e contatti
- Capacità di accompagnare l’energia dell’aggressore senza opporre reazioni perdenti
Il programma è principalmente indirizzato a fruitrici adulte che, normalmente, non hanno un bagaglio di attività fisico/sportiva elevato e continuativo ed è strutturato tenendo in particolare considerazione il vissuto fisico e psicologico, caratteristico delle donne.
Corso di Benessere Psicofisico Pilates e Stretching
Il corso è rivolto sia a tutti coloro che, per la prima volta, desiderano approcciarsi all’attivita’ fisica, sia agli sportivi.
Il lavoro sara’ incentrato sulla preparazione a corpo libero, potenziamento muscolare, sviluppo della coordinazione e della flessibilità e sulla consapevolezza del corpo in movimento, figure statiche per imparare a percepire l’ equilibrio e l’ assetto del corpo.
AUSER -DAO YUAN Accademia Discipline Cinesi
Corso di ginnastica dolce cinese per la mobilità articolare L’Associazione Dao Yuan offre la sua esperienza la sua esperienza per provare quanto siano utili le discipline del benessere.
Scopi del Corso:
Incrementare la qualità della vita attraverso la ginnastica tradizionale cinese, famosa sia per l’azione preventiva che per il recupero della salute.
L’offerta è specificatamente volta alla terza età.
Pratica accessibile a tutti, permette di aumentare le proprie possibilità di una vita serena.
Il Metodo utilizzato è l’antica Arte del Qi Gong, costituita da esercizi e sequenze aventi lo scopo di aumentare la coordinazione, la consapevolezza motoria, la mobilità articolare e l’equilibrio.
Riduce le condizioni di stress, rallentando il naturale decadimento fisico e posturale, dovuto all’aumento dell’età.
Attività Fisica Adattata (AFA)
E’ un programma di attività fisica adattata per specifiche alterazioni dello stato di salute,caratterizzata dalla partecipazione a gruppi di attività motoria, secondo i protocolli dell ASL genovese.
Non è un’attività sanitaria e prevede il pagamento di una tariffa minima stabilita a livello regionale.
I due programmi AFA:
- Programma “Alta Funzione” è disegnato per persone che si rivolgono frequentemente al Sistema Sanitario Nazionale per sindromi algiche croniche (es. mal di schiena, mal di collo)
- Programma “Bassa Funzione” è disegnato per persone con esiti stabilizzati di eventi acuti (es. fattura femore) con limitazioni delle capacità motorie.
Attività motoria per adulti e terza età
‘Benessere in movimento’: corsi in tutta la città di Genova. Partono anche quest’anno i corsi di attività motoria dedicati agli adulti che desiderano tenersi in forma con un occhio al benessere.
I corsi Uisp ‘Benessere in movimento’ vengono proposti con cadenza bisettimanale per un totale di due ore a corso: un impegno quindi limitato per favorire la massima partecipazione e rivolto al mantenimento della forma fisica con “dolcezza”.
JUDO ADATTATO (gruppo della disabilità intellettiva dell’ANFFAS)
L’esperienza rappresenta un’opportunità di costante valutazione dell’azione educativa del progetto Judo. Spesso si focalizza l’attenzione su quello che riguarda l’attività sportiva dello Judo, tralasciando invece ciò che può definirsi come valore etico-morale quindi educativo. I rituali ed il dinamismo, propri della disciplina sportiva, sono mezzi per l’attivazione dei principi etici sia verso il Saper-fare, ma anche rispetto al Saper-stare (cioè buone prassi nella relazione e comportamenti adeguati sia nella palestra sia nel quotidiano).
Proprio tra gli obiettivi del progetto Judo, particolare rilevanza assumono la condivisione e l’accettazione di regole soprattutto quelle più elementari che garantiscono una civile convivenza, ambito spesso critico per le persone coinvolte nell’attività, cominciando da quelle necessarie allo svolgimento e realizzazione: Saper-fare nel rispetto delle consegne attraverso l’esecuzione degli esercizi assegnati senza cercare semplificazioni, rispetto degli orari, rispetto delle “cose” altrui;
Saper-stare nel rispetto dei presenti e dei pari, partecipare con impegno (saluto,costante attenzione), rispetto dei ruoli.